Siamo abituati a vedere Facebook da un computer o dal cellulare, lo facciamo tantissime volte al giorno, forse troppe. Per cambiare prospettiva sono andato a vedere com’è Facebook dietro le quinte, proprio tra gli uffici del quartiere generale europeo in Irlanda.

Ci siamo trovati per un social meeting e con l’occasione mi è stato concesso un tour della sede.

Tra le mura dei palazzi di Dublino in Gran Canal Square 4 lavorano circa 1500 persone. La prima cosa che naturalmente mi ha colpito è l’età media del personale che si aggira tra i 25 e i 30 anni e questo mi fa particolarmente piacere in questi tempi di grave disoccupazione giovanile soprattutto in Italia anche se gli italiani che lavorano qui, in Facebook, non sono molti.

facebook dublin

Entrare a lavorare in Facebook è naturalmente il sogno di molti giovani smanettoni ma per farlo bisogna superare numerosi colloqui internazionali.

Gli uffici sono moderni openspace e nei piani sono distribuite stanze per lo sport e il tempo libero nel classico stile americano da Silicon Valley. Non ci sono orari per i dipendenti, l’importante è che ognuno faccia il proprio lavoro e lo faccia bene.  In questo headquarter irlandese vengono naturalmente gestiti tutti gli strumenti di Fb e tra le sale accessibili ai visitatori sono presenti Instagram, Oculus,…, e il gioiello Aquila il superdrone solare sperimentale il cui progetto è terminato pochi giorni fa quando i produttori aerospaziali iniziano a progettare e costruire HAPS.

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Con piacere accolgo l’invito a cena nell’esclusivo ristorante di Facebook, una grossa mensa scolastica a cui i dipendenti hanno libero accesso in formula all-you-can-eat-and-drink.  La scelta di cibo nei buffet è ampia ma il sapore della cucina “internazionale” dei piatti passa –fortunatamente- in secondo piano in un contesto simile dove alla prima visita vince l’atmosfera particolare dell’ambiente giovane.

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Tutto l’ambiente è molto easy e friendly, proprio come ce lo si aspetta e si rispecchia anche nell’abbigliamento molto unconventional di chi ci lavora. Molti ragazzi in bermuda e con poche eccezioni c’è poca cura del proprio look. Ma questo non è quello che conta, almeno qui, e ormai ho imparato a non giudicare un libro dalla copertina dopo aver conosciuto tante belle copertine prive di contenuti.

Conosciamo tutti la storia di Facebook ma dietro ad una riduttiva visione da schermo ci sono migliaia di talenti che spingono forte una macchina da soldi che ha chiuso il 2017 con un fatturato di oltre 40 miliardi di dollari dando lavoro ad oltre 23.000 persone e uno strumento per rimanere in contatto utilizzato oggi da più di 2 miliardi di persone nel mondo.

#IlikeFacebook

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